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Sebastiano Gramegna |
E’ una strada che percorro abitualmente, via Madonna di Passavia (Bisceglie); oggi sono stanca e con la testa fra le nuvole, cammino dritto e non penso a niente, finché il mio sguardo non viene catturato da una vetrina in allestimento e da un signore, Sebastiano, intento a controllare in ogni minimo dettaglio ogni borsa prima di esporla ai passanti.
Non ero mai stata nella sua boutique. Questa volta decido di entrare per farmi raccontare la storia delle sue borse: scopro un nuovo mondo, una meravigliosa bottega di un artigiano, un artista di stoffe e colori. “Le borse di Seba” (questo è il nome della boutique) nasce da una collaborazione decennale con lo stilista Gianni Versace, uno degli stilisti più visionari e istrionici che la moda abbia mai conosciuto; infatti Sebastiano dimostra di portare avanti la sua tematica caratterizzata dall’assemblaggio di tessuti e colori insoliti.
Basandosi sulle tendenze commerciali, Sebastiano, grazie alla sua originalità e creatività, reinventa l’usuale creando pezzi unici e irripetibili; tiene infatti a specificare che ogni sua borsa non sarà mai uguale ad un’altra se non nei colori e nei tessuti utilizzati. Recentemente ha dato vita ad un nuovo progetto in collaborazione con il Maestro Giuseppe Colangelo, il quale si occupa personalmente di dipingere a mano i tessuti utilizzati per la collezione di borse “ELEGANT” primavera estate 2017.
Tanta è la gente catturata dalla coloratissima vetrina che rappresenta, in questa circostanza, quel limen che separa, ma allo stesso tempo dimostra ai passanti che con un po’ di coraggio si può fare della propria passione un lavoro. Sebastiano incarna la figura dell’artista artigiano capace di andare oltre le difficoltà del mercato economico, affermando la propria originalità e unicità.
A proposito dei tessuti, noto delle bellissime borse in denim. Sebastiano mi fa notare che le tasche di queste borse sono state recuperate da alcuni vecchi modelli di jeans.
“Sfortunatamente – racconta – non tutti siamo abituati al riuso e al recupero dell’usato, e molta gente mi fa notare che le mie borse contengono qualcosa di “vecchio”. Io però la guardo attraverso un’altra prospettiva: poter indossare qualcosa che ha avuto una vita precedente e che mi aiuta a mantenere un legame con la sua storia passata.”
Paola Preziosa
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