domenica 17 dicembre 2017

Armanduc

Il museo nautico galleggiante di Bisceglie continua a popolarsi di barche storiche.

A scrivere una nuova pagina della storia del museo è una barca a motore, costruita interamente in legno, lunga circa 14 metri, con tante storie da raccontare. Una di queste è raccontata dall'armatore Ivan Polignano. Appena arrivato a Bisceglie Ivan ci dice che “Armanduc”, questo è il nome della barca, fu costruita nel 1971 negli storici cantieri Italcraft di Gaeta ed ha navigato per più di 40 anni in tutto il Mediterraneo. Armanduc è la stessa ritratta nelle fotografie pubblicate sui giornali di nautica che, negli anni '70  l'hanno pubblicizzata, in vendita ad un prezzo di listino di ben Cinquantasei milioni di vecchie lire. Uno di quei giornali era posato sulla scrivania di Nino, suo padre, quando Ivan aveva 6 anni. Quanto bastava per intuire qual era il sogno di suo padre, gallipolino doc, che faceva dell’amore e del rispetto per il mare il suo modo di viverlo e trasmetterlo al figlio. Un sogno irrealizzato a causa del tempo che Nino, medico ematologo, dedicava a quella che era una missione, prim'ancora che lavoro. Qualche anno fa, quando Nino era ormai settantenne e provato dalla malattia che lo ha portato alla morte, Ivan gli mostra la barca che aveva intenzione di acquistare. Era lei, la stessa ritratta dalla fotografia della rivista sulla sua scrivania ! Nino con un eloquente sorriso di gioia benedì a suo modo l’imminente acquisto.
E' quella l'immagine  che riaffiora ai suoi ricordi ogni volta che Ivan è in barca e navigando si ricongiunge spiritualmente col suo papà.
Ho avuto la possibilità di leggere l'articolo sul numero 144 di “Nautica” del 1971 e sono stato affascinato dalla descrizione dettagliata di dati tecnici e caratteristiche costruttive accompagnte da fotografie che ritraggono solo la barca, senza la presenza suggestiva di bellissime donne. Segno, questo, che a quei tempi le scelte erano maggiormente ragionate e consapevoli e per mare ci andava chi sapeva e non, semplicemente, chi aveva.
Ivan Polignano rappresenta il modello sociale al quale il movimento iologico guarda. Una persona che al consumo inconsapevole, sceglie il rispetto e la valorizzazione dell'esistente. Ivan infatti vive in una masseria storica amorevolmente restaurata, ama passeggiare con una Vespa del 1963, anch'essa da lui restaurata, naviga a bordo di una barca storica. Realtà e oggetti realizzati quando la limitatezza di tecnologia era compensata dalla fatica e dalle capacità lavorative dell'uomo. Oggi quegli stessi uomini sono gli ospiti invisibili nella vita di Ivan che ne sente la loro felicità per la gratitudine mostrata nei loro confronti.
Mimmo Cormio

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