venerdì 18 maggio 2018

Basta un abito per viaggiare

Mercoledì 21 Marzo è stato inaugurato a Taranto "Abiti dal Mondo", il primo store in Italia di creazioni sartotoriali realizzate da richiedenti asilo, ospiti dei centri di accoglienza straordinaria dell'Associazione Salam, una organizzazione non governativa che opera presso il Centro Interculturale Nelson Mandela di Taranto.
Gli abiti e gli accessori presenti in questo negozio vengono creati dal laboratorio sartoriale “La Maison de la Mode”, attivo già da giugno 2017. L’atelier nasce grazie al “Life Project Award”, un progetto finanziato da USAIM (Association for International Migration ndr), realizzato da OIM Italia (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ndr) in collaborazione con Associazione Salam Ong, e selezionato nel contest “Children First”, il concorso che premia i migliori progetti di integrazione.
foto presa dal web
I ragazzi coinvolti sono minori stranieri non accompagnati residenti a Taranto e provengono dal bacino del Mediterraneo. Oltre a portare le loro competenze nel nostro territorio, sono stati formati secondo la tradizionale scuola di sartoria italiana. C’è Lamin che arriva dal Senegal, ed è specializzato nella creazione di accessori, e poi ci sono Lassine, Mudu, Cande, Sillah e Suarez che si occupano di tagliare i tessuti e cucire gli abiti grazie al prezioso aiuto della sarta modellista Patrizia Solito e la direzione artistica di Ida Chiatante della Idakia Art direction&design, ideatrice delle collezioni.

Al momento sono state realizzate tre collezioni: “Africanism”, composta da capi artigianali con tessuti wax provenienti dal Senegal e dal Mali e col tessuto Bogolan, altamente ricercato in quanto prodotto con l’argilla. “MareAmare”, una collezione di capi sperimentali, presentata a Grottaglie presso Museo Casa Vestita, con messaggi e parole ricamate e dipinte: abiti che uniscono territori tramite la parola “cucita”. Infine la collezione “Mille e una notte” con sete indiane dal Pakistan.
“Abbiamo deciso di aprire alla città Abiti dal Mondo – racconta Simona Fernandez, presidente dell’Associazione Salam – per far conoscere il lavoro di questi bravissimi sarti e creare un ponte interculturale, un anello di congiunzione tra richiedenti asilo e Taranto, con l’obiettivo di tessere e rafforzare relazioni importanti attraverso la moda, intesa come linguaggio universale che unisce tutti”.
Paola Preziosa

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