la barca che naviga i mari dell'anima.
Come quando ascolti la
musica dei Pink Floyd o di Mozart, non riesci a spiegarti come ,
già la prima nota, sia capace di portare la tua anima in dimensioni
diverse dallo spazio e dal tempo. (La spiegazione è che gli
strumenti che hanno prodotto quella nota, sono sintonizzati sui 432
Hz, la frequenza dell'anima. )
Così Airone, con le sue
linee ed i suoi colori perfettamente armonici, entrano subito in
sintonia con l'anima di chi la guarda.
Nata dalla matita di
Sparkman & Stephens, i progettisti navali più famosi del mondo,
costruita nel 1969 in Italia, nei cantieri navali “Carlini” di
Rimini, che ancora oggi, con la stessa passione ed esperienza
tramandata da padre in figlio, restaurano imbarcazioni d'epoca in
legno.
Ho avuto il piacere e
l'onore di assumerne il comando e di solcare il mar mediterraneo
circumnavigando l'Italia e posso dirvi che Airone, oltre a solcarlo,
il mare lo carezza e l'equipaggio entra in perfetta sintonia col mare
e col vento, ricongiungendosi col divino.
Tra le persone che hanno
scritto la storia di Airone c'è Giuseppe Fanizza, l'attuale
armatore.
Subito dopo l'acquisto,
ha amorevolmente restaurato la barca nel cantiere “Danese” di
Brindisi. Al restauro di Brindisi, ha fatto seguito un lungo restauro
conservativo effettuato a Molfetta nel cantiere “Le difese”.
Dopo il varo, la barca ha fatto bella mostra di se nei porti di
Bisceglie e Bari, dov'è ormeggiata attualmente.
Giuseppe Fanizza le
barche storiche le ama ed ama la loro storia, così, oltre ad aver
preso contatti con i suoi precedenti armatori, ha rilevato dallo
studio di Stephens di New York, i disegni originali dalle mani di
Olin Stephens, allora 99enne. Nel corso di quell'indimenticabile
incontro, Stephens ricordò che Airone fu la prima e forse l'unica ad
essere dotata del rig realizzato sui disegni di Rod, fratello di
Olin, Quel disegno ebbe numerosi successi in regate e venne
utilizzato per il primo Swan (Tarantella), inizio della fortunata
collaborazione tra Stephens ed il cantiere che durò parecchi anni.
Giuseppe Fanizza
possedeva ben 2 barche storiche, ma la laboriosa ed onerosa gestione
l'hanno indotto a vendere Jonah (lunghezza 16,40mt. f.t.),
attualmente nelle mani del famoso navigatore oceanico Vittorio
Malingri, pronto a scrivere nuove ed emozionanti pagine della
sua storia vere e proprie lezioni di navigazione oceanica!
Giuseppe Fanizza,
possedendo un pezzo unico al mondo, esprime la propria unicità in
pieno stile iologico. Ha tutta la nostra stima ed ammirazione per
l'impegno profuso nel tenere a galla questa importante verità
storica che ci auguriamo di vedere presto ormeggiata nel museo
galleggiante di Bisceglie (Bt).
Mimmo Cormio
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