mercoledì 15 febbraio 2017

Airone

la barca che naviga i mari dell'anima.


Come quando ascolti la musica dei Pink Floyd o di Mozart, non riesci a spiegarti come , già la prima nota, sia capace di portare la tua anima in dimensioni diverse dallo spazio e dal tempo. (La spiegazione è che gli strumenti che hanno prodotto quella nota, sono sintonizzati sui 432 Hz, la frequenza dell'anima. )
Così Airone, con le sue linee ed i suoi colori perfettamente armonici, entrano subito in sintonia con l'anima di chi la guarda.
Nata dalla matita di Sparkman & Stephens, i progettisti navali più famosi del mondo, costruita nel 1969 in Italia, nei cantieri navali “Carlini” di Rimini, che ancora oggi, con la stessa passione ed esperienza tramandata da padre in figlio, restaurano imbarcazioni d'epoca in legno.
Ho avuto il piacere e l'onore di assumerne il comando e di solcare il mar mediterraneo circumnavigando l'Italia e posso dirvi che Airone, oltre a solcarlo, il mare lo carezza e l'equipaggio entra in perfetta sintonia col mare e col vento, ricongiungendosi col divino.
Tra le persone che hanno scritto la storia di Airone c'è Giuseppe Fanizza, l'attuale armatore.
Subito dopo l'acquisto, ha amorevolmente restaurato la barca nel cantiere “Danese” di Brindisi. Al restauro di Brindisi, ha fatto seguito un lungo restauro conservativo effettuato a Molfetta nel cantiere “Le difese”. Dopo il varo, la barca ha fatto bella mostra di se nei porti di Bisceglie e Bari, dov'è ormeggiata attualmente.

Giuseppe Fanizza le barche storiche le ama ed ama la loro storia, così, oltre ad aver preso contatti con i suoi precedenti armatori, ha rilevato dallo studio di Stephens di New York, i disegni originali dalle mani di Olin Stephens, allora 99enne. Nel corso di quell'indimenticabile incontro, Stephens ricordò che Airone fu la prima e forse l'unica ad essere dotata del rig realizzato sui disegni di Rod, fratello di Olin, Quel disegno ebbe numerosi successi in regate e venne utilizzato per il primo Swan (Tarantella), inizio della fortunata collaborazione tra Stephens ed il cantiere che durò parecchi anni.
Giuseppe Fanizza possedeva ben 2 barche storiche, ma la laboriosa ed onerosa gestione l'hanno indotto a vendere Jonah (lunghezza 16,40mt. f.t.), attualmente nelle mani del famoso navigatore oceanico Vittorio Malingri, pronto a scrivere nuove ed emozionanti pagine della sua storia vere e proprie lezioni di navigazione oceanica!
Giuseppe Fanizza, possedendo un pezzo unico al mondo, esprime la propria unicità in pieno stile iologico. Ha tutta la nostra stima ed ammirazione per l'impegno profuso nel tenere a galla questa importante verità storica che ci auguriamo di vedere presto ormeggiata nel museo galleggiante di Bisceglie (Bt).


Mimmo Cormio

Nessun commento:

Posta un commento