martedì 13 giugno 2017

Coltivalemozioni con Ramina Studio

Gianni Rodari sosteneva che se una società è basata sul mito della produttività (e sulla realtà del prodotto) ha bisogno di uomini a metà fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti senza volontà vuol dire che è fatta male e che bisogna cambiarla.
Foto Ramina Studio
Punto di vista ampiamente condiviso e sostenuto da Laura Genestreti (architetto) e Sara Carlini (Illustratrice). Loro, questa società malata, non hanno la presunzione di cambiarla, ma non le permettono di cambiare le loro scelte di vita e così 10 anni fa fondano “Ramina lab”, un laboratorio artigianale dove producono oggetti in ceramica da loro ideati, disegnati e realizzati.
In loro c’è sempre stato un forte legame con l’arte, curiosità di sapere e voglia di sperimentare con le mani. Cresciute disegnando, dipingendo, costruendo…fino alla scelta di confrontarsi col sapere accademico dove Laura consegue una laurea in Architettura.
Dopo anni di lavoro in diversi studi, Laura sente forte la necessità di essere in prima linea, dalla progettazione al risultato tangibile. In un corso professionale in ceramica incontra Sara e insieme, manipolando quella materia prima antica quanto il mondo esprimono il proprio pensiero divergente.
Quello di una mente creativa sempre al lavoro, che si fa sempre domande anche dove gli altri trovano risposte soddisfacenti, una mente capace di giudizi autonomi e indipendenti, che rifiuta il codificato.
Laura e Sara si trovano a proprio agio nelle situazioni fluide, quelle nelle quali gli altri fiutano solo pericoli, loro colgono opportunità.
Così nell’ultimo anno Ramina lab ha una nuova evoluzione e diventa “Ramina Studio” e l’architetto ch’è in Laura torna ad esprimersi nella progettazione d’interni, d’arredi e di lavori personalizzati. In Ramina Studio il pensiero divergente è sinonimo di pensiero “iologico” e così ad esprimere la propria unicità non sono solo Laura e Sara, ma lo sono anche quei clienti che desiderano un pezzo unico personalizzato attraverso l’interpretazione delle proprie idee esposte o delle storie raccontate.
I loro 10 anni di attività parlano di un numero crescente di persone che preferiscono i pezzi unici prodotti artigianalmente ai prodotti industriali di serie che incarnano la sofferenza del lavoro alienato. Una società in via di guarigione!

2 commenti: