Il Museo Nautico Galleggiante di Bisceglie accoglie
una nuova barca storica. Si chiama Zara ed è l’ultimo gozzo realizzato dal
maestro d’ascia biscegliese Felice Pignatelli, per decenni al
lavoro nel suo storico cantiere, ormai chiuso pochi mesi fa. Il
restauro, attuato da Mauro Binetti, maestro d’ascia di Margherita
di Savoia, dimostra che, con minime risorse economiche, è possibile
recuperare una barca che sembrava ormai destinata alla
demolizione.
L’intervento di recupero, interpretato in chiave
diportistica, valorizza questo piccolo gozzo, rendendolo preferibile
alle barche prodotte in serie. Difatti oggi sempre più persone, che
la passione rende “armatori”, scoprono il piacere di possedere e
vivere un pezzo unico al mondo, caratterizzato da un’anima
ereditata dal suo passato e infine, con studiate modifiche,
personalizzato. Il recupero del gozzo rientra nelle attività
promosse da Custodi del Mare – Piccola Scuola permanente di Cultura
e Tutela del Mare, che vede ZonaEffe – DueMari nel ruolo di
proponenti, affiancate da partner istituzionali (Comune e Capitaneria
di Porto di Bisceglie, Bisceglie Approdi) e dal Movimento IoLogico
(promotore del Museo Nautico Galleggiante).
L’iniziativa rientra nel programma regionale “Mettici le mani” e mira a dotare il Centro Educazione Ambientale del Comune di Bisceglie di una imbarcazione destinata a finalità didattico culturali volte a valorizzare l’ambiente blu, inteso come valore, risorsa e bene comune.
Una struttura permanente, la Piccola Scuola “Custodi del Mare”, che guarda “più alla navigazione che alla meta”, facendosi mediatore locale sui temi della “biodiversità ambientale e umana legata alla risorsa Mare”.
Un approccio illuminante, destinato a creare una comunità che animi un luogo di apprendimento orizzontale e collettivo, dove scambio di saperi, esperienze ed emozioni legati al continente blu, non sfamino ma alimentino la passione e l’amore per il Mare dodici mesi all’anno.
“Custodi del Mare”, infatti, si propone anche di ridestare l’attenzione sui temi legati alla fruizione del litorale, insieme alla tutela degli antichi argani in legno, tutt’ora utilizzati per l’alaggio e il varo delle piccole barche da pesca che popolano lo scalo del porto di Bisceglie.
Tornando al nostro gozzo, tutti i lettori saranno i benvenuti a bordo per vivere i percorsi esperienziali utili all’acquisizione di conoscenze e competenze marinare. La consapevolezza è il primo indispensabile passo verso il cambiamento.
A questo punto sono d’obbligo, ma meritatissimi, i ringraziamenti agli operatori economici che hanno sostenuto e contribuito alla realizzazione del progetto, associando la propria immagine al nostro percorso etico. Tra questi: il Cantiere nautico “Bavig” di Margherita di Savoia e “Nautica Italia” di Pierpaolo Ramondetta www.nauticaitalia.com.
Se hai già il desiderio di recuperare la prossima barca d’epoca che scriverà una nuova pagina nella storia del Museo Nautico Galleggiante di Bisceglie, siamo a disposizione per accompagnarti in questo percorso.
Questa sì che è rivoluzione culturale e a noi piace tanto!
Maestro d'ascia Mauro Binetti |
L’iniziativa rientra nel programma regionale “Mettici le mani” e mira a dotare il Centro Educazione Ambientale del Comune di Bisceglie di una imbarcazione destinata a finalità didattico culturali volte a valorizzare l’ambiente blu, inteso come valore, risorsa e bene comune.
Una struttura permanente, la Piccola Scuola “Custodi del Mare”, che guarda “più alla navigazione che alla meta”, facendosi mediatore locale sui temi della “biodiversità ambientale e umana legata alla risorsa Mare”.
Un approccio illuminante, destinato a creare una comunità che animi un luogo di apprendimento orizzontale e collettivo, dove scambio di saperi, esperienze ed emozioni legati al continente blu, non sfamino ma alimentino la passione e l’amore per il Mare dodici mesi all’anno.
“Custodi del Mare”, infatti, si propone anche di ridestare l’attenzione sui temi legati alla fruizione del litorale, insieme alla tutela degli antichi argani in legno, tutt’ora utilizzati per l’alaggio e il varo delle piccole barche da pesca che popolano lo scalo del porto di Bisceglie.
Tornando al nostro gozzo, tutti i lettori saranno i benvenuti a bordo per vivere i percorsi esperienziali utili all’acquisizione di conoscenze e competenze marinare. La consapevolezza è il primo indispensabile passo verso il cambiamento.
A questo punto sono d’obbligo, ma meritatissimi, i ringraziamenti agli operatori economici che hanno sostenuto e contribuito alla realizzazione del progetto, associando la propria immagine al nostro percorso etico. Tra questi: il Cantiere nautico “Bavig” di Margherita di Savoia e “Nautica Italia” di Pierpaolo Ramondetta www.nauticaitalia.com.
Se hai già il desiderio di recuperare la prossima barca d’epoca che scriverà una nuova pagina nella storia del Museo Nautico Galleggiante di Bisceglie, siamo a disposizione per accompagnarti in questo percorso.
Questa sì che è rivoluzione culturale e a noi piace tanto!
Mimmo Cormio
Nessun commento:
Posta un commento