Quella della pizza è una
storia ultracentenria, le più recenti notizie risalgono al Giugno
del 1889 quando il cuoco Raffaele Esposito fu convocato al palazzo di
Capodimonte, residenza estiva della famiglia Reale, perchè
preparasse per Sua maestà la Regina Margherita, le sue famose pizze
dell'antica pizzeria Brandi. Per la prima volta fu realizzata la
pizza con pomodoro, mozzarella e basilico. Un omaggio alla bandiera
italiana.
Una nuova pagina della
storia della pizza, di Napoli e dell'Italia intera è stata scritta
lo scorso Dicembre. La pizza napoletana è diventata patrimonio
immateriale dell'umanità.
Ancora una volta
l'immgine italiana nel mondo è associata al paese de “O' Sole
mio”, questa volta l'elemento identitario non è una canzone, ma la
Margherita, pizza della Regina e Regina delle pizze. La candidatura
che l'ha portata così in alto è stata supportata dal basso dei
bassi Napoletani che, con ben due milioni di firme, ne fanno la
candidatura più supportata a livello popolare!
Mai finora l'unesco aveva
iscritto una tradizione popolare connessa ad una produzione
alimentare. Non una semplice manipolazione di acqua e farina, ma
un'arte che nasce e si tramanda a Napoli da secoli, di generazione in
generazione, un vero e proprio teatro dove il forno e il bancone
sono il sipario e il pizzaiolo è attore e regista di se stesso, i
clienti sono il pubblico. Ogni pizzeria è un mondo a parte, col suo
stile e la sua identità. Totalmente assente la logica alienante e
spersonalizzante delle grosse catene tutte con lo stesso nome, stessa
divisa, stessa condotta assunta dal personale, al quale non è
concessa alcuna possibilità di esprimere la propria persona.
Con la pizza, tutta
Napoli, la città della cordialità e condivisione, è diventata
patrimonio dell'umanità tutta.
Riduttivo considerarlo un
successo commerciale, si tratta invece di un vero e proprio riscatto
sociale. A trionfare è uno stile di vita, quello partenopeo,
italiano e mediterraneo, dove il successo della persona non
necessariamente deve coincidere con quello commerciale.
Un chiaro e incoraggiante
segnale che è possibile fare delle proprie eccellenze, un' economia
viva e uno strumento di promozione dell'italianità nel mondo.
Che il Sole vi baci!
Gaia Marchese
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