Quello
della tutela legale dei prodotti italiani e, di conseguenza, dei
produttori è un lento e lungo cammino intrapreso 16 anni fa quando,
con l'allarme mucca pazza, la comunità europea cominciò a investire
sulla trasparenza nell'etichetta dei prodotti alimentari, così, nel
2003 toccò ai prodotti ortofrutticoli l'obbligo di indicare la
varietà, qualità e provenienza.
Nel Gennaio 2004 entra in vigore il
codice di identificazione delle uova; nell' Agosto dello stesso anno
tocca al miele; nel 2005 al latte fresco e pollo; nel 2008 alla
passata di pomodoro; 2017 obbligo di indicare il paese di mungitura
del latte e derivati. Finalmente il 12 e 13 Febbraio 2018 entrano in
vigore i due decreti ministeriali sull'etichettatura del grano e
riso. Sulle confezioni di riso deve essere riportato il Paese di
coltivazione, di lavorazione e di confezionamento. Sulle confezioni
di pasta di grano duro deve essere riportato il paese di coltivazione
e di molitura. Se le fasi avvengono in Paesi diversi, sia per il riso
che per la pasta possono essere utilizzate le diciture “Paesi UE”,
“Paesi non UE” oppure “Paesi UE e non UE”. Inoltre, se il
grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo Paese, ad
esempio in Italia, si potrà usare la dicitura “Italia e altri
Paesi UE e/o non UE”. La certificazione del grano e cereali
rappresenta un ulteriore passo avanti verso la tutela del “made in
Italy”, la riscoperta e tutela delle antiche varietà e tecniche
produttive che rischiavano di scomparire a causa dell'importazione e
grande distribuzione. Ottime le prospettive per il futuro, la
Coldiretti ha, infatti, annunciato il proprio impegno per ottenere
un etichetta che certifichi la provenienza della frutta impiegata
nella produzione di bevande e per la carne nella produzione dei
salumi.
Con
l'informazione a portata di click, documentarsi approfonditamente è
diventato semplice, veloce ed economico. Direi sia giunta l'ora di
rimboccarci le maniche e dare, noi consumatori, il nostro contributo
per abbreviare il cammino intrapreso ben 16 anni fa. Chi semina
raccoglie!
Che
il Sole vi baci!
Gaia Marchese
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