lunedì 30 luglio 2018

Di gran voga!


Quella della voga è una realtà nautica tanto semplice quanto variegata, caratterizzata da numerosi stili, tecniche e mezzi impiegati. Esiste la voga in piedi o “alla veneziana” e quella “seduta”. In quest'ultimo caso può essere a sedie fisse o a sedie mobili, il vogatore può usare due remi a coppia o un solo remo “a punta” con numero pari di vogatori che cresce fino a 10 con o senza timoniere.
La lega Navale di Molfetta offre l' opportunità di provare quanto sia piacevole l'esperienza della voga e constatare, quindi, che oltre la disciplina sportiva c'è di più.
Vogare, infatti, è natura – la barca a remi è il mezzo migliore per armonizzarsi con l'ambiente marino perchè non solleva onda, non genera rumore e non produce nessun'altra forma di inquinamento.
Vogare è fatica – una gesto che impegna in maniera intensiva gran parte della muscolatura e con l'affinamento della tecnica la fatica diminuisce.
Vogare è eleganza – all' eleganza estetica dei movimenti corrisponde altrettanta eleganza sostanziale.
Vogare è storia – è esattamente ciò che accade vivendo l'esperienza della voga offerta dalla Lega Navale di Molfetta, dove la barca impiegata, il Palinschermo, è uguale alle scialuppe di salvataggio dell'Amerigo Vespucci. Una lancia a più scalmi che non ha la classica forma estremamente affusolata e che è tutt'ora costruita artigianalmente dai locali maestri d'ascia, impiegando le stesse tecniche e materiali ereditati dal passato.
Vogare è spiritualità – Si è in perfetta armonia con se stessi e la natura, diventando un unicum con la barca e i propri compagni. Il timoniere è come il direttore d'orchestra, oltre alla tenuta della rotta, fa viaggiare tutti sulla stessa frequenza d'onda.
Quasi dimenticavo, vogare è anche sana competizione!
Mimmo Cormio

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