lunedì 8 ottobre 2018

L'imbarco dei mille.

Grazie mille com'è ora.
In Italia c’è un consistente parco barche composto da barche storiche che, per varie ragioni, non vuole più nessuno e sembrano destinate ad una lenta agonia e successiva demolizione. Parliamo di “Barche storiche” per focalizzare l’attenzione sulla loro storia e sulla storia  dalle stesse raccontata. Molti cantieri nautici, spesso con un organizzazione artigianale, e figure professionali come quella del “maestro d’ascia, rischiano di seguire lo stesso destino. Molte di esse sono barche da diporto, possedute da privati e non si tratta necessariamente di collezionismo d’elite, al contrario, sono testimoni della memoria collettiva e bene culturale a disposizione della collettività. Ci prodighiamo affinché possa sorgere una consapevolezza condivisa del valore culturale ed insieme promozionale/turistico dell'identità marinara quale elemento di coesione e di tipicità della realtà costiera italiana.
Come potrebbe diventare "Grazie mille"
Quello della trasformazione di queste risorse inutilizzate, in uno strumento di crescita e progresso , potrebbe essere un vero e proprio miracolo italiano, una via che potrebbe mettere in discussione i principi secondo i quali, finora s'è pensato si potesse leggere lo sviluppo. Li mette in discussione con umiltà, coraggio, intelligenza e determinazione, con profonda attenzione verso quelle cose e persone che possono cambiare il corso della nostra storia. Ci stiamo interrogando in modo serio sulla sostenibilità della cultura, nuovi modelli di business, di comunicazione e di organizzazione del lavoro, di educazione. 


e in un solo minuto sarai partecipe di una dolce e pacifica rivoluzione dal profumo di mare!

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