lunedì 30 luglio 2018

La stagione in un vasetto.


L'estate irrompe coi suoi frutti ubriachi di Sole, cieli tersi, frinire di cicale, covoni e brezza marina.
Effluvi e colori maliosi che lasciano presagire idilliache percezioni palatali.
L'inesorabile, incalzante incedere della stagione volta le terga a battito di ciglia e di quei frutti allegri e succulenti rimane solo il ricordo come veicolo di un fittizio appagamento sensoriale. L'antidoto alla mancanza di frutta di stagione è la confettura fatta in casa.
Di ciliegie, albicocche, pesche e di tutta la frutta da riassaporare in periodi dell'anno estranei a essa.
Come ogni cosa che si realizza, sono i dettagli ad accordarne il valore.
Scegliere il momento propizio è determinante per la perfetta riuscita. Il luogo, il favorevole stato d'animo, l'eventuale condivisione del momento con persone che recano gioia ed entusiasmo. L'atmosfera, difatti, è uno degli ingredienti insostituibili che rende speciale ciò che si crea.
Una moltitudine di rilucenti vasetti in attesa d'essere rabboccati, piccoli scrigni che custodiranno un'inestimabile ricchezza naturale.
Gesti semplici che dispiegano l'amore nel compierli: tergere la frutta, mondarla, ridurla a pezzi, addizionarla allo zucchero. Un docile e paziente fornello terrà viva la fiamma di un lungo e ruzzante abbraccio, pezzi di frutta che si rincorrono e sovrappongono, fino a unificarsi in una redolente, appetibile lava, fenduta dalla lenta promenade in tondo di una disponibile cucchiarella.
Schermare gli occhi con le palpebre in sincrono a un intenso inspirare, mentre la bocca del vasetto, privo di coperchio, allude a seducenti avances.
Il profumo del sole estivo s'incanala a precipizio nelle narici insinuandosi nei recessi della memoria,
per chiamare a raccolta i ricordi annessi a una fruttuosa stagione e a quell'ilare percorso che ha reso altresì speciale ogni tocchetto di frutta.


Che il Sole vi baci 
 Gaia Marchese



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