domenica 9 febbraio 2020

Unicittà


Attualmente la tutela di un centro storico pare essere limitata ai palazzi e a tutte le “cose” che lo compongono. Un centro storico è popolato anche dal fantasma di coloro che lo hanno popolato, col loro passato e lo stile di vita che lo ha caratterizzato. Quello che il mondo chiama “ mediterranean style “ mentre in Italia è noto come  “ Dieta mediterranea “. Lentezza, attività artigianali, attività artistiche e piccole attività commerciali di prossimità.
Unicittà ha l'ambizione di attivarsi per il recupero e valorizzazione di questo aspetto sociale e umano di un centro storico e vorrebbe realizzare l'idea creando le premesse per favorire l'afflusso ( da ogni parte d'Italia e non solo) e la concentrazione, nel borgo antico, di tutte quelle attività che consentono l'espressione dell' unicità della persona e rappresentano l'unicità e identità di uno o più territori.
Così, passeggiando nelle viuzze più remote e nascoste, saremmo invogliati a continue soste per contemplare la bellezza degli oggetti artigianali/artistici esposti in quelle vertine dalle quali si potrebbe anche essere catturati dal fascino dell'attività, artigianale o artistica, svolta all'interno della bottega/laboratorio. La contemplazione di tanta bellezza potrebbe essere accompagnata dalla voce proveniente da una scuola di canto o dalle note di un pianoforte provenienti da una scuola di musica. L'olfatto potrebbe essere carezzato dall'odore del caffè proveniente da una caffetteria artigianale dove gustare “ il “ caffè scelto tra diverse miscele o monorigini e preparato anche in modi diversi dall'espresso. Oppure gustare un Vino Moscato; un Barolo, un Amarone o altri vini proposti dai vari consorzi che hanno pensato bene di essere presenti per raccontare le unicità dei rispettivi territori. A pranzo o a cena si potrebbero gustare quelle orecchiette con le rape fatte a mano partecipando a un percorso esperienziale organizzato in casa o nella sede di una delle associazioni culturali. Magari dopo un'esperienza in frantoio o in cantina. Acquisendo così quella consapevolezza che fa di ogni alimento, una piacevole emozione associata al territorio.
Una pacifica risposta allo spopolamento dei centri storici alternativa alla logica consumistica  che caratterizza i centri commerciali. Un modo economico, che attraverso la semplice valorizzazione dell'esistente, renderebbe giustizia del valore del territorio e di chi, il territorio, lo popola o lo ha popolato. Agli attuali abitanti potrebbero aggiungersi i nuovi arrivati da lontano, che verrebbero qui per vivere quella dimensione lavorativa umana, quella contemplata dall'art. 1 della Costituzione. Dormendo sonni tranquilli senza rumorose attività che rincorrono il guadagno a qualsiasi costo.
Una ciliegina sulla torta potrebbe essere un servizio taxi “dedicato” con una corsa veloce e privilegiata ( a tariffa economica ) dal parcheggio alle porte del centro storico.
Una operazione di marketing territoriale che arrecherebbe grande lustro, decoro e visibilità a una città che, sotto questo aspetto potrebbe porsi come modello di riferimento.

Le premesse alle quali accennavo potrebbero consistere in incentivi e agevolazioni per restaurare i vari locali commerciali ubicati anche nei luoghi più remoti del centro storico. Gli stessi locali che attualmente non avrebbero validi motivi di utilizzo. 
Un prezzo di locazione reso  appetibile per quelle attività che non prevedono introiti alti.
Indispensabile un investimento in comunicazione per informare  circa le varie opportunità offerte da questa idea.
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